Un film incantatorio, crudele, in cui le leggi umane non sono meno spietate della missione della protagonista. UNDER THE SKIN procede per blocchi narrativi ossessivi, disorienta con una linearità di sensazioni estranee e minacciose: uno sperimentalismo ipnotico che avvolge lo spettatore. Il mondo è reinventato, nei suoni, nelle prospettive, negli sguardi degli esseri umani. Indimenticabili le dissolvenze incrociate del volto e del bosco: c’è tutta la vita e la morte in quello sparire nella violenza della natura.