Chi non ha amato Magic in the Moonlight forse è invidioso della “giovinezza” di Woody Allen; un regista che dopo il bellissimo Blue Jasmine, ritratto della contemporaneità, del suo cinismo, della vanità che scolora in una triste e urbana decadenza, è capace di rinnovare il suo spirito e far fiorire un film come questo. Magic in the Moonlight è una favola sull’amore e sulle illusioni, dalla grazia shakespeariana e immerso in un dipinto di Renoir. Un sogno idilliaco sugli inganni ed i giochi del cuore, dai dialoghi così arguti – e coscientemente teatrali, per limare le asperità del reale – da far dimenticare quanto sia perfettamente, silenziosamente girato.