Travestita da teen movie arriva un’opera bella, malinconica, misurata e con un’apertura al sogno che è naturale e priva di sdolcinatezze. COLPA DELLE STELLE ha un respiro che ricorda la nouvelle vague. Spazi e sguardi sono liberi: dei personaggi vediamo le spalle, la nuca, gli occhi, le mani, mentre il mondo intorno non è costretto, limitato; è un’apertura onirica irraggiungibile. Josh Boone è bravo, tanto da far dimenticare la colonna sonora imposta dalla produzione: l’attenzione è tutta sui due meravigliosi protagonisti.